Un'interpretazione della Lettera pastorale del Cardinale Dionigi Tettamanzi, "Santi per vocazione" (2011)
Breve estratto
Una sola parola, credo, sia il punto intorno a cui ruota l’intento del nostro Cardinale: la SFIDA (p.32). Una parola importante che sottolinea un ostacolo, ossia qualcosa con cui confrontarci in modo vivo e vivace; la sfida è sempre tentativo e rischio, porta con sé tenacia e audacia.
Proprio così il Cardinale Tettamanzi si rivolge a noi, in modo “AUDACE” (p.3) e così si arrischia, precedendoci nel cammino, con passi decisi (p.3), tagliando con tutto ciò che costituisce un Cristianesimo stanco e rassicurante.
"Santi per vocazione"
Breve estratto
La meta sarà quel “segreto del Cristianesimo” (p.3) che qui regge e orienta le parole del Cardinale, ossia la SANTITÁ, quel farsi prossimo all’altro sostenuta e nutrita dalla Caritas di Dio.
La meta sarà quel “segreto del Cristianesimo” (p.3) che qui regge e orienta le parole del Cardinale, ossia la SANTITÁ, quel farsi prossimo all’altro sostenuta e nutrita dalla Caritas di Dio.
"Santi per vocazione" in breve
La strada sulla quale il Cardinale ci vuole accompagnare diviene metafora viva della nostra stessa esistenza cristiana. È una strada a doppio senso, porta da Gerico a Gerusalemme.