La "Madre di Dio" di Tolga (2012)

 

BREVE ESTRATTO

Bene, cosa possiamo vedere? Maria e Gesù i quali sembrano emergere da uno spazio infinito; in questo spazio, che non è da considerare semplice sfondo ma dimensione divina, si possono leggere alcune lettere in lingua greca che nell'icona sono da comprendere come immagini e non solo come parole. Sono delle sigle che conferisco all'icona proprio quella dimensione divina di cui parlavamo: aiutano a creare la dimensione divina. Ora passerò direttamente dall'alfabeto greco al nostro.

 

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La "Madre di Dio" di Tolga
Soffermiamoci per un attimo sull'espressività del volto di Maria: questo volto non è disperato ma attraversato da un sottile velo di malinconia. Maria è certamente colei che in grembo porta il dolore di una madre che conosce la morte del figlio (Lc 2,35), ma l'icona ci indica anche che è proprio l'abbraccio affettuoso e rassicurante del figlio a lenire questo dolore. L'impressione che dà questo volto è quella di tenere insieme istanti espressivi diversi: il volto sublime di Maria racchiude insieme, tristezza e letizia.
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