BREVE INTRODUZIONE
C’è una riflessione del Padre P. Florenskij che dice: “L’icona è –e nello stesso tempo non è- la stessa cosa che una visione celeste”, credo che possa compendiare molto puntualmente ciò che queste opere vadano trasmettendo. E proprio sulla scia di questa riflessione mi è tornato in mente la “cattedra dei non credenti” l’iniziativa voluta dal Cardinal Martini (1987-2002), questo perché? perché proprio sul limite, che dice anche confine, ciò che separa, ma insieme anche ciò che può essere varcato, che possiamo porre la relazione credente e non-credente, dunque in questo senso possaimo porre l’icona: è e non è una visione celeste. Mi ricordo in questo senso, ciò che sempre ama dire Monsignor Bruno Forte: il credente è un povero ateo che si sforza ogni giorno di credere e il non-credente è un povero credente che ogni giorno si sforza di non credere, vedete? Relazione, sforzo continuo della fede.